Alcune risorse utili per i capigruppo:

 

Dallo STATUTO Agesci 2016

Art. 21 – Comunità capi
I soci adulti presenti nel Gruppo formano la comunità capi che ha per scopo:
a. l’elaborazione e la gestione del progetto educativo;
b. l’approfondimento dei problemi educativi;
c. la formazione permanente e la cura del tirocinio dei soci adulti;
d. l’inserimento e la presenza dell’Associazione nell’ambiente locale.
La comunità capi, nelle forme che ritiene più opportune:
a. esprime tra i capi della comunità capi una capo Gruppo e un capo Gruppo (se si tratta di un Gruppo monosessuale una
capo Gruppo o un capo Gruppo dello stesso genere del Gruppo);
b. affida gli incarichi di servizio nelle unità;
c. propone alla competente autorità ecclesiastica la nomina dell’assistente ecclesiastico di Gruppo ed eventualmente degli assistenti ecclesiastici di unità, ove presenti;
d. cura i rapporti con gli ambienti educativi nei quali vivono i soci giovani censiti nel Gruppo (famiglia, scuola, parrocchia, ecc.);
e. cura l’ordinaria amministrazione e delibera in merito agli atti e alle decisioni di straordinaria amministrazione nel rispetto delle disposizioni contenute nel presente Statuto e nel regolamento;
f. redige e approva il bilancio del Gruppo.
Qualora la comunità capi non sia nelle condizioni di ottemperare quanto previsto dal punto a) del comma precedente può chiedere l’autorizzazione al censimento del Gruppo nelle forme previste dal regolamento.
La capo Gruppo e il capo Gruppo, d’intesa con l’assistente ecclesiastico di Gruppo e avvalendosi dell’aiuto della comunità capi, curano l’attuazione degli scopi della comunità capi e svolgono i compiti loro assegnati dal regolamento.
La capo Gruppo e il capo Gruppo congiuntamente hanno la rappresentanza legale di fronte a terzi e in giudizio. Compiono congiuntamente gli atti di straordinaria amministrazione e possono compiere disgiuntamente quelli di ordinaria. Essi danno esecuzione agli atti e alle decisioni di ordinaria amministrazione e a quelli di straordinaria amministrazione deliberati dalla comunità capi.
Se per dimissioni o altra causa la capo Gruppo e il capo Gruppo sono impossibilitati ad esercitare le loro funzioni, queste ultime sono svolte per intero, fino al superamento della temporanea situazione di difficoltà e comunque per un periodo non superiore ad un anno, da chi permane in carica o, se ambedue impossibilitati (o impossibilitato l’unico capo Gruppo esistente in caso di Gruppo monosessuale), da un capo o una capo a ciò nominato/a dai Responsabili di Zona, sentita la comunità capi.

 

Dal REGOLAMENTO Agesci 2016

Art. 11 – Compiti dei capi gruppo
I capi Gruppo, primi quadri e principali formatori all’interno della comunità capi, d’intesa con l’assistente ecclesiastico di Gruppo e avvalendosi dell’aiuto della comunità capi, curano:
• l’animazione della comunità capi e la formazione permanente dei soci adulti;
• i rapporti con gli altri Gruppi e l’Associazione, in particolare nell’ambito della Zona;
• la partecipazione dei soci adulti alle occasioni formative e ai momenti di democrazia associativa di Zona e Regione;
• i rapporti con associazioni, enti e organismi civili e ecclesiali presenti nel territorio in cui agisce il Gruppo;
• la gestione organizzativa e amministrativa del Gruppo.

 

Art. 66 – Formazione capo Gruppo
L’Associazione, riconosciuta la centralità della figura del capo Gruppo, propone un percorso di formazione al ruolo e nel ruolo strutturato in tre distinte occasioni:
• 1ª occasione: incontro fra i capo Gruppo, gestito dalla Zona,con l’obiettivo di individuare e leggere i bisogni formativi;
• 2ª occasione: campo per capo Gruppo, organizzato dalla Formazione capi regionale, a livello regionale od interregionale, su modello unitario nazionale, per favorire la formazione al ruolo di capo Gruppo, allo scopo di qualificare il servizio di animatore di adulti preferibilmente all’inizio del loro mandato. La Formazione capi nazionale coordina i contenuti e le modalità dei campi per capo Gruppo;
• 3ª occasione: momenti ricorrenti di formazione nel ruolo su tematiche legate ai bisogni individuati durante il primo incontro e su argomenti inerenti, gestito/i dalla Zona in collaborazione con la Formazione capi regionale.