Conflitti

Prima di risolvere i conflitti con altri dobbiamo conoscere noi stessi

 
Quante volte le persone ci tirano  addosso delle frecce
A volte ci rimbalzano
A volte ti prendono talmente bene che ti trovi in difficoltà
La freccia se ti colpisce in una zona dove ti senti debole allora ti fa male.
Es. Cesarini mi diceva sempre;  "vagabondo"
A me non mi toccava perché sono un gran lavoratore e lo so bene.
Lavoravo a Rondine dove ce la casa della Pace 
(Un luogo dove vengono persone per imparare a fare la pace)
Frase: non c'è pace senza conflitto
Conobbi un Georgiano.
Ogni volta che mi vedeva mi chiedeva una cosa nuova (vocabolario, un libro, uno zaino, ecc)
Ogni volta diceva che io non ero un buon direttore.
A me faceva arrabbiare.
Tornavo a casa con un grande magone.
Un giorno facendo la barba mi guardavo allo specchio e mi sono chiesto cosa realmente mi dava fastidio.
Cosa ho dentro di me?
Ho visto che il problema partiva da me e non dal georgiano (Edward).
Io ho capito cosa mi faceva male.
Mi faceva male il fatto che avevo paura di essere giudicato come un buon padre.
Quindi o cambio o accetto (forse) di non essere un buon padre.
Edward è venuto in ufficio (luglio) e mi ha chiesto una giacca a vento; eravamo in pieno inverno.
Io la mattina ho fatto questo
"Hai ragione ho detto a lui, qualche volta non sono un buon padre"
Lui è andato via deluso.
Li abbiamo superato il conflitto.
Io ho scoperto che non era lui il mio problema.
Occorre prenderci la responsabilità di noi stessi.
Quale la nostra responsabilità dei nostri problemi?
Sono le cose che non accettiamo di noi.
Si può abbandonare la coca, si può abbandonare la moglie o il marito , ma troverete un altra persona e altro ambiente e poi configgerete nuovamente perché l'origine dei nostri problemi siamo noi.
Questa è la cosa più bella!!
Un giorno Udolin (fondatore club alcolisti) simpaticissimo e vivacissimo
Mi disse:
"Quando viene da me un alcolista e dice "ho il problema dell'alcol"
gli dico, "bravo sei già a metà strada"
Solitamente si nega il problema
Poi quando lo trovi fradicio di alcol e gli chiedi "ma non eri tu che non avevo problemi di alcol?"
Lui cosa ti dice "ce l'avessi tu una moglie così"
Non dico che sono io il problema significa che voglio appiattire tutto.
Devo allora pigliarmi la responsabilità.
Cose di me che non va, è quello che devo chiedermi, se ho litigato in coca.
Le emozioni vanno tutte bene
Hai diritto di avere paura, arrabbiato, diritto a piangere, a essere triste.
Un conflitto ti aiuta a percepire il mondo emotivo.
Le emozione fa bene a noi stessi considerarle tutte come un bene.
Correzione fraterna.
Uno nel mio gruppo di terapia, un giorno si alza e dice io facevo la correzione fraterna nel mio gruppo scout.
Coi ragazzi quando noi li riprendiamo alzano le difese, quindi dobbiamo stare attenti a scegliere il giusto approccio.
Noi in comunità facciamo così quando qualcuno mi colpisce:
"Ieri ti ho visto fare una certa cosa" poi gli dico come mi sono trovato e gli dico il sentimento che mi ha causato col suo comportamento sbagliato.
Lui ti risponde è "un problema tuo", sicuramente 
Si te l'ho detto intanto perché tu sappia che questa cosa causa qualcosa ad altri
Poi non c'è reazione subito ma può capitare che qualcosa in lui matura dopo poco.
Se saluto una persona mentre passo veloce e chiedo, "come stai?" e passo veloce, non avvio una relazione  ma blocco tuto sul nascere.
Esserci è anche dichiararci nelle relazioni, spenderci il tempo necessario.
Se facciamo questo diventano costruttivi.
I ragazzi mi dicono:
Quanto sarebbe bello avere un cruscotto come la macchina dove ti dice cosa ci fa bene cosa ci fa male
Il cruscotto c'è l'abbiamo sono le giornate tristi e quando litighiamo con gli altri.
A me da piccoli avevano insegnato da bambini a essere sempre felice pensavo sempre che la parte triste fosse una cosa da cancellare
Un giorno ho capito che ho bisogno anche di giornate tristi
La tristezza ci fa da guida nella nostra vita
Pensa alla fame ci siamo messi in testa che la fame ci aiuta e il torci budello ci da l'indicazione "oggi hai bisogno di pasta" oppure "hai bisogno di dolce"
Hai bisogno di riposo
Hai bisogno di amici
Hai bisogno di coccole
Non si può governare la vita senza guardare al cruscotto
Anche la rabbia e il conflitto è una cosa da guardare e la freccia ti da indicazioni
I corsi che facciamo per i separati servono a capire le cose che si sono sbagliate.
 
DOMANDA1
Come educare a analizzare se stessi?
RISPOSTA
Farli parlare di se stessi es raccontando delle storie a turno stando in cerchio.
Es su un tema: gioia, sport, meraviglia.
Farli parlare aiuta a capire i propri limiti a percepirsi.
 
 
Conclusione
Essere educatore è la cosa più bella
Mi ricordo il mio Akela, un capo terribile che io temevo tantissimo, quando passai in reparto il commissario (capo gruppo in età asci) comunico che Akela avrebbe cambiato branca e sarebbe diventato capo reparto.
Mi volevo sparare.